Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2018

Pontile Sbarcatoio di Gela

Immagine
Il pontile sbarcatoio rappresenta in assoluto la prima costruzione in cemento armato realizzata a Gela; il progetto, redatto nel 1909 dall’Ufficio del Genio Civile di Caltanissetta, diventò operativo nel 1911 e fu terminato quattro anni dopo nel 1915.     La marineria gelese di allora, che comprendeva più di 200 navi di grosso tonnellaggio, tra bastimenti e velieri da commercio e da pesca, ebbe un notevole vantaggio per il carico e lo scarico delle merci, prima effettuato direttamente e con molto disagio sulla spiaggia. L’ulteriore incremento del traffico e l’attracco di navi con alto pescaggio, dopo qualche anno, però, resero necessario il suo allungamento di altri 150 metri; le lungaggini burocratiche, la difficoltà di finanziamenti dell’opera e le fasi storiche che attraversava l’Italia in quel periodo ritardarono tale aggiunta di circa vent’anni, infatti, i lavori di prolungamento, appaltati il 1° settembre del 1932, furono terminati nel 1935.     Prima dello sbar

Gelesi e l'aeromodellismo

Immagine
L'ingegnere Paolo Marletta e il regista Gianni Virgadaula sin da ragazzi condivisero mille avventure e anche una passione comune per gli aerei,passione che trovò una collaborazione nel lontano 1983 quando Gianni Virgadaula si avvalse di un aeromodello di Paolo Marletta per realizzare un mediometraggio chiamato "L'ultimo respiro" ambientato nella seconda guerra mondiale con cui Virgadaula vinse il Sever d'oro a Milano . Mentre Gianni Virgadaula rimase un semplice amatore dell'aeromodellismo,Paolo Marletta divenne un vero professionista del volo,progettista e costruttore di aerei. L'aeromodello più bello e prezioso costruito da Paolo Marletta è sicuramente la fedele ricostruzione del caccia inglese Hawer Hurricane che ebbe un ruolo fondamentale fondamentale nella vittoria della battaglia d'inghilterra contro gli aerei tedeschi. Questo staordinario modello da caccia é stato costruito da Marletta grazie al co-progettista Massimiliano Tuccio e al

Acropoli di Gela

Immagine
Le più antiche evidenze archeologiche dell'area risalgono all'età del Rame con la facies di S. Cono-Piano Notaro risalente alla seconda metà del IV millennio a.C. e la prima metà del III millennio a.C. Sono presenti delle tombe a fossa circolare circondate da lastre in pietra verticale poste a ovest del tempio B, il tempio arcaico. Lungo il pendio settentrionale vi sono tracce di un villaggio capannicolo dell' età del bronzo antico appartenente alla facies di Castelluccio , 2200-1450 a.C. La colonizzazione greca: La fondazione della colonia greca avvenne nel 688 a.C. ( Tucidide, IV ) da coloni di Rodi e Creta guidati da Antifem o e Entimo nell'area dell'attuale acropoli . Tuttavia sono stati ritrovate tracce di una presenza stabile già dal' VIII sec a.C. che darebbe conferma della notizia di Tucidide secondo cui prima della fondazione giunsero dei rodioti di Lindos che si stabilirono nell'acropoli chiamando l'insediamento Lindioi . Poco

Mura Timoleontee

Immagine
Le fortificazioni greche di Gela, meglio conosciute come Mura timoleonte e di Caposoprano, costituiscono un'importantissima testimonianza archeologica del sistema difensivo che cingeva la collina sulla quale sorgeva l'antica città greca di Gela, fondata da coloni di Rodi e Creta nel 689 e definitivamente distrutta nel 282 a.C. Le mura si trovano all'interno di un grande parco posto tra la città moderna e la costa, in località Caposoprano . Mura Timoleontee di Gela. La copertura è stata realizzata per proteggere le mura dalle intemperie. La scoperta è avvenuta casualmente nel 1948 da parte di un contadino che possedeva un orto nella zona, allora caratterizzata da alte dune sabbiose ricoperte di macchia mediterranea, il quale sognò che scavando nel suo terreno avrebbe trovato un tesoro. Affascinato dal sogno, si mise subito a scavare finché non toccò qualcosa di solido alla profondità di un metro e mezzo. Con la luce del sole sparse la notizia in paese. Ricerche pi

Palazzo di città di Gela

Immagine
L'edificio è in stile razionalista come la moderna chiesa di San Giacomo . Promotore dell'iniziativa fu l'onorevole concittadino Salvatore Aldisio . La realizzazione del complesso , comportò la demolizione del convento francescano (risalente al XV secolo) che ospitava precedentemente la sede del comune, e di alcune abitazioni (poste tra il bastione di Porta Marina e il convento) ricavate Nel 1960, inoltre, venne eliminato un isolato tra via Cairoli , via San Francesco e via G. Navarra Bresmes comprendente alcune abitazioni e la chiesa di S.Antonio Abate per far posto all'attuale piazza San Francesco. Nel progetto del nuovo Palazzo di Città , inoltre, venne inclusa anche la realizzazione del viale Mediterraneo , grande arteria con terrazza sul mare, e del giardino "Orto Fontanelle" , che dando un'immagine ordinata del centro cittadino sostituirono dei pericolosi burroni franosi che scendevano sino alla marina Il nuovo Palazzo di Città , inaug

Centro Storico di Gela

Immagine
Il centro storico di Gela è ricco di monumenti e testimonianze storiche. rudere di piazza San.Giacomo veduta di San.Giacomo frontale. In piazza San Giacomo è esposto il portale con arco ogivale dell'antica chiesetta di S. Giaco m o. A sud della Villa Garibaldi (1878) si trova la Chiesa dei Cappuccini , risalente al Trecento ma rimodulata e ampliata nel corso del Novecento. Presenta un prospetto in stile neogotico e, al suo interno, un pregiato polittico in legno intarsiato. Chiesa dei Capuccini di Gela, veduta notturna. Attorno al centro storico federiciano (1233) sopravvivono le vestigia dell'antico sistema difensivo con tratti di mura, torrioni e porte incastonati nei prospetti delle moderne abitazioni. In particolare risultano interessanti: i tratti di mura di via Matteotti con un torrione del Quattrocento e quattro grandi arcate in pietra, e via Verga (carcere vecchio) dove le mura si sono conservate nella loro altez

Breve storia di Gela

Immagine
Gela  ( Terranova  dal 1550 al 1927) è un comune italiano  di 75 001 abitanti del Libero consorzio   comunale di Caltanissetta in Sicilia. La città , da cui prende nome la vasta pianura circostante  e l'ampio golfo  su cui si affaccia, è un importante centro agricolo, industriale e balneare. Ricca di testimonianze di quella che fu una delle più influenti polis  del mondo greco. l territorio di Gela è in parte pianeggiante e costituito dalla piana di Gela , la seconda della Sicilia per estensione, e in parte collinare; è compreso tra la fascia costiera meridionale e i territori di Butera , Mazzarino , Niscemi , Caltagirone  ed Acate . La costa, bassa e sabbiosa, presenta a tratti delle pareti e rocce di formazione argillosa o calcarea sempre precedute dall'arenile. Il  golfo di Gela , ampio e poco pronunziato, è il più vasto della  Sicilia . Lungo la costa sono presenti tre formazioni collinari di un certo rilievo di cui le prime due sono quasi "gemelle"

Porto Rifugio Di Gela

Immagine
l  porto rifugio di Gela  è un porto artificiale prospiciente la città di Gela  nell' omonimo golfo . La sua attuale struttura risale al  XX secolo . Il porto rifugio di Gela è stato realizzato negli anni '50 dello scorso secolo. Esso era strutturato da una banchina nord ed da un molo di ponente a difesa delle correnti e dei venti che soffiano in direzione nord/ovest-nord/est per circa 200 giorni all'anno. Di fatto nasce per dare una valida alternativa all'allora insufficiente pontile sbarcatoio, ubicato circa 750 m ad ovest in prossimità del borgo marinaro della città Gela, presso il quale attraccavano e salpavano mercantili di granaglie, cotone, spugne, scope da palma nana, vino, olio e quant'altro prendeva la via del Mediterraneo dall'entroterra sud occidentale della Sicilia. In esso ancora oggi insiste un cantiere navale per la costruzione di imbarcazioni in legno da parte di taluni maestri d'ascia, che hanno realizzato nel tempo natanti da lavo

Spiaggia di Gela

Immagine
Scorcio di litorale gelese . La costa, caratterizzata dalle tipiche formazioni dunali  ricoperte di  macchia mediterranea , è bassa e sabbiosa. In brevi tratti la spiaggia è preceduta da alte pareti calcaree o argillose. Nel golfo sfociano diversi corsi d'acqua:  Salso , Comunelli ,  Gela ,  Dirillo , Ippari , i torrenti delle due Rocche , Rabbito ,  Gattano   ed il torrente  Rifriscolaro. Fra i monumenti eretti sulla costa del golfo vi sono la torre di Manfria , nel territorio di Gela, e il  Castello di Falconara , nel territorio di Butera . Ad est, verso Scoglitti , si trova inoltre la "riserva naturale orientata" del  Biviere di Gela ; e in seguito verso  Punta braccetto , troviamo anche la Riserva naturale integrala Cava Randello . Nei pressi della foce del fiume Ippari si trova il sito archeologico regionale di Kamarina . Località balneari frequentate nel periodo estivo sono  Manfria , Marina di butera,   Roccazzelle , Scoglitti , Macconi, Marina di Aca

Teatro Eschilo

Immagine
Il  Teatro Eschilo,  di proprietà del comune di  Gela,  è di origine ottocentesca e il risultato di una ristrutturazione avvenuta nell'ultimo decennio. Teatro comunale Eschilo, Gela La struttura: Come altre attive cittadine costiere e commerciali della Sicilia,  Terranova di Sicilia  aveva l'esigenza di un luogo di ritrovo e di cultura per le classi più agiate. Così nella prima metà dell'Ottocento i più facoltosi possidenti della città in collaborazione con l'amministrazione comunale decisero di finanziare la costruzione di un  teatro , piccolo ma elegante, dove poter tenere rappresentazioni teatrali e concerti. L'attività: Secondo testimonianze forniteci principalmente da manifesti dell'epoca gelosamente custoditi da locali cultori di storia patria, il Teatro comunale sin dalla sua apertura avvenuta nella prima metà dell'Ottocento, ospitò con regolarità rappresentazioni teatrali di gusto differente che richiamavano l'attenzione della l