Centro Storico di Gela

Il centro storico di Gela è ricco di monumenti e testimonianze storiche.


rudere di piazza San.Giacomo

veduta di San.Giacomo frontale.




In piazza San Giacomo è esposto il portale con arco ogivale dell'antica chiesetta di S. Giacomo.









A sud della Villa Garibaldi (1878) si trova la Chiesa dei Cappuccini, risalente al Trecento ma rimodulata e ampliata nel corso del Novecento. Presenta un prospetto in stile neogotico e, al suo interno, un pregiato polittico in legno intarsiato.
Chiesa dei Capuccini di Gela, veduta notturna.


Attorno al centro storico federiciano (1233) sopravvivono le vestigia dell'antico sistema difensivo con tratti di mura, torrioni e porte incastonati nei prospetti delle moderne abitazioni. In particolare risultano interessanti: i tratti di mura di via Matteotti con un torrione del Quattrocento e quattro grandi arcate in pietra, e via Verga (carcere vecchio) dove le mura si sono conservate nella loro altezza originaria e senza grosse superfetazioni, in via Istria. Qui è possibile osservare un bastione trecentesco, in parte crollato negli anni 40. Sempre in via Istria, vicino alle scale di via Filippo Morello, è possibile osservare la torre detta ‘dello Sperone', dal nome del quartiere dove è situata e quattro poderosi contrafforti all'altezza con la via Miramare, sebbene rovinati dalla presenza di alcuni balconi in cemento; il tratto di viale Mediterraneo con il bastione di porta Marina e almeno due torrioni; i ruderi del Castello federiciano o Palazzo ducale in piazza Calvario e altri tratti di mura in via Porta Vittoria. Quasi tutte le porte furono distrutte nell'800, tranne Porta Marina, smantellata negli anni sessanta dalla Sopraintendenza di Agrigento, in previsione di un futuro rifacimento.
Bastione, Gela.

In piazza Roma è sita la Chiesa del Carmine risalente al Settecento, che custodisce un crocifisso ligneo quattrocentesco ritenuto miracoloso dai gelesi.
Chiesa del Carmine, Gela.
Sul corso Vittorio Emanuele, la via più elegante della città, si erge la Chiesa del Rosario (1796-1838) che esternamente presenta un'alta torre campanaria con cuspide maiolicata e tre bei portali, mentre l'interno si presenta in linee tardo-barocche. Nel cuore cittadino, piazza Umberto I, dove si trova una statua bronzea di Cerere opera dello scultore Silvestre Cuffaro (1954), spicca con la sua imponente ed elegante mole la Chiesa Madre (1766-1844), esempio di neoclassico. Il prospetto è caratterizzato dai due ordini di colonne doriche e ioniche. Interessanti anche la torre campanaria e la cupola. L'elegante interno a schema basilicale con croce latina, conserva bei dipinti, tra cui: quello bizantino che ritrae la patrona Maria SS. dell'Alemanna, e poi il Transito di Maria e l’Assunzione della Madonna, opere rispettivamente di Deodato Guinaccia e del Tresca. Elementi degni di nota sono anche il prezioso altare principale in marmo policromo misto a vetro e il monumento funerario marmoreo al Mallia, opera di Filippo Pennino. Sotto la chiesa è stata scoperta la cripta trecentesca appartenente alla precedente chiesetta di S. Maria de' Platea.
Chiesa Madre di Gela
Uno tra i monumenti più importanti di questa città.
La statua di Cerere, volgarmente denominata dai gelesi "fimmina nura"(femmina nuda) per la evidente nudità.




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