Porto Rifugio Di Gela


porto rifugio di Gela è un porto artificiale prospiciente la città di Gela nell'omonimo golfo. La sua attuale struttura risale al XX secolo.
Il porto rifugio di Gela è stato realizzato negli anni '50 dello scorso secolo. Esso era strutturato da una banchina nord ed da un molo di ponente a difesa delle correnti e dei venti che soffiano in direzione nord/ovest-nord/est per circa 200 giorni all'anno.
Di fatto nasce per dare una valida alternativa all'allora insufficiente pontile sbarcatoio, ubicato circa 750 m ad ovest in prossimità del borgo marinaro della città Gela, presso il quale attraccavano e salpavano mercantili di granaglie, cotone, spugne, scope da palma nana, vino, olio e quant'altro prendeva la via del Mediterraneo dall'entroterra sud occidentale della Sicilia. In esso ancora oggi insiste un cantiere navale per la costruzione di imbarcazioni in legno da parte di taluni maestri d'ascia, che hanno realizzato nel tempo natanti da lavoro e di pregio di rara maestria: imbarcazioni efficienti ed affidabili, robuste e leggere, tali da solcare i mari con affidabilità e sicurezza. Il declino del porto rifugio inizia intorno alla metà degli anni '60, quando il porto rifugio diviene un mero supporto al Porto Isola e annessa diga foranea(costruiti dalla Regione Siciliana e dati in concessione all'ENI spa).
Intorno alla metà degli anni '80 fu realizzato il braccio di levante che determinò e continua a pregiudicare i fondali interni ed esterni al porto, riducendone i fondali da 4-5 metri a 2-3 metri con punte negative di 1.5-1.30 metri

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