Teatro Eschilo

Il Teatro Eschilo, di proprietà del comune di Gela, è di origine ottocentesca e il risultato di una ristrutturazione avvenuta nell'ultimo decennio.
Teatro comunale Eschilo, Gela

  • La struttura:
Come altre attive cittadine costiere e commerciali della Sicilia, Terranova di Sicilia aveva l'esigenza di un luogo di ritrovo e di cultura per le classi più agiate. Così nella prima metà dell'Ottocento i più facoltosi possidenti della città in collaborazione con l'amministrazione comunale decisero di finanziare la costruzione di un teatro, piccolo ma elegante, dove poter tenere rappresentazioni teatrali e concerti.

  • L'attività:

Secondo testimonianze forniteci principalmente da manifesti dell'epoca gelosamente custoditi da locali cultori di storia patria, il Teatro comunale sin dalla sua apertura avvenuta nella prima metà dell'Ottocento, ospitò con regolarità rappresentazioni teatrali di gusto differente che richiamavano l'attenzione della locale borghesia e piccola nobiltà.
Le prime proiezioni cinematografiche si ebbero, presumibilmente, intorno ai primi anni trenta del Novecento e ciò consentì alla città, che alla fine dello stesso decennio registrava una popolazione di poco oltre 30.000 anime, di godere di ben tre sale cinematografiche.
Il degrado iniziò a colpire in modo significativo la struttura già alla fine degli anni sessanta ma essendo l'unica struttura del genere di proprietà pubblica essa continuò sino alla chiusura definitiva a funzionare in maniera intensa, spessissimo da mattina a sera inoltrata, ospitando eventi di ogni genere e spessore: comizi, saggi di danza, convegni, dibattiti, concerti, spettacoli e proiezioni per le scuole, sfilate. Negli ultimi tempi, purtroppo, ospitò spesso anche spettacoli di spogliarello, di pugilato e proiezioni di film a luci rosse che, probabilmente, contribuirono a fare avvicinare la data della chiusura definitiva che avvenne nel 1980.Prima della chiusura definitiva il teatro ospitò una rassegna teatrale di tre opere allestite dalla prima - in ordine di tempo- compagnia di Gela " I Roccaverdina", guidata dal regista Biagio Pardo. Le tre opere seguite da un attento e folto pubblico furono: Scuru, di Nino Martoglio, Pensaci Giacomino, di Pirandello, e Gatta ci cova di Russo Giusti. Il più moderno e accogliente "Cine-Teatro Royal" di via Omero da allora svolse per il successivo ventennio la funzione di teatro cittadino.

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