I coraggiosi marinai, mercanti di mare

La città di Gela e l’isola di Malta sono unite da un’antica amicizia che si perde nella notte dei tempi. Già al tempo dei fenici infatti, questi due luoghi avevano frequenti scambi commerciali. I marinai gelesi soprattutto erano diventati molto esperti nell’attraversare quel braccio di mare lungo 90 chilometri. Un corridoio nel Mediterraneo che univa Gela a Malta. Ma nonostante la breve distanza, questi viaggi erano molto spesso delle vere e proprie avventure.
Questo racconto ha sempre affascinato la popolazione.
Tutti i marinai sanno quanto possa essere pericoloso il nostro mare. Nel Mediterraneo infatti le condizioni metereologiche possono cambiare in poco tempo. Un viaggio tranquillo può quindi trasformarsi in un vero inferno nel volgere di un attimo. Anche le moderne navi si possono trovare in difficoltà con il mare grosso. Pensiamo quindi a che voleva dire stare su un piccolo veliero in legno in balia delle onde. Ma la storia è stata fatta da persone come queste. Uomini coraggiosi che affrontavano difficoltà e rischi enormi tutti i giorni. Un eroismo quotidiano, mettere la vita a rischio per far sopravvivere la propria famiglia.
E di famiglie con marinai coraggiosi a Gela ce ne erano tante. I Di Natale, i Bertino, i Caradonna, i Vella.
Ma per navigare nel Mediterraneo non bisognava essere solo coraggiosi. Si doveva anche essere esperti della rotta. Si dovevano conoscere le correnti e i venti ala perfezione. Della grande bravura dei gelesi ci parla un antico libro. “Viaggio per tutte le antichità della Sicilia”. Una sorta di guida turistica del passato.e i Casciana solo per citarne alcune.


Commenti

Post popolari in questo blog

Statua di Cerere

Eschilo

Chiesa Madre di Gela